Uffici di Prossimità: la giustizia più vicina ai cittadini

Nuove strutture territoriali per migliorare l’accesso ai servizi della giustizia.

La nostra proposta

Abbiamo accompagnato Comuni e Unioni di Comuni nel percorso di sperimentazione e attivazione degli Uffici di Prossimità (UdP) nei loro territori.

Questi uffici sono il risultato di un’iniziativa promossa dal Ministero della Giustizia, con l’intento di creare nuovi punti di contatto sul territorio, estendendo le possibilità di accesso a una serie di procedure di volontaria giurisdizione che in passato erano disponibili esclusivamente presso gli Uffici giudiziari.

Gli UdP permettono ai cittadini di avere un punto di contatto con gli uffici giudiziari, vicino al luogo in cui vivono e di disporre di un servizio completo di orientamento.

Come abbiamo lavorato

La nostra collaborazione è iniziata sin dalle prime fasi del progetto – circa dieci anni fa – attraverso la ricerca e la sperimentazione di soluzioni in grado di rispondere in modo efficace alla revisione della geografia giudiziaria, che si era verificata in quegli anni, e che aveva portato alla chiusura di numerose sedi e sezioni distaccate di tribunale.

Tra il 2013 e il 2020 abbiamo lavorato nel circondario del Tribunale di Torino alla messa a punto della prima rete territoriale di Uffici di Prossimità, mettendo insieme enti locali, servizi sociali e tribunale, ed individuando le prime evidenze organizzative utili alla definizione di un modello nazionale.

Proprio sulla base di queste esperienze maturate, in un secondo momento, abbiamo condotto studi e ricerche per supportare la Regione Piemonte nella definizione di un modello formativo e organizzativo, estendendo l’analisi anche a Toscana e Liguria, le altre due regioni pilota del progetto, al fine di realizzare una proposta di modello nazionale da sottoporre alla validazione del Ministero della Giustizia.

Cosa abbiamo prodotto

In questi anni abbiamo accompagnato la Regione Piemonte nell’attivazione di 25 Uffici di Prossimità e stiamo attualmente affiancando la Regione Lombardia per l’apertura di 42 strutture analoghe.

Le attività di lavoro includono l’erogazione della formazione necessaria all’allineamento delle competenze professionali del personale degli uffici, l’accompagnamento all’avvio degli uffici e il servizio di assistenza e supporto (help desk) durante i mesi di progetto.

Su scala nazionale, attraverso una specifica linea di attività prevista dal progetto di Regione Piemonte, abbiamo inoltre delineato le caratteristiche del modello organizzativo e formativo da diffondere su scala nazionale.

Il modello organizzativo consiste in un report contenente i dettagli per il funzionamento degli uffici. Lo stesso documento si occupa di specificare i requisiti necessari in termini di accordi formali da rispettare, accessibilità del servizio, ruoli e professionalità da includere, servizi da erogare, modalità di regolazione del rapporto con gli uffici giudiziari e coinvolgimento di soggetti terzi.

Il modello formativo individua e delinea le tre aree di competenza principali, dall’ambito giuridico, a quello informatico-giuridico, a quello di comunicazione e gestione del servizio. Contiene gli argomenti oggetto di formazione, le modalità di erogazione e i tempi consigliati per le singole docenze. Include dispense formative e di approfondimento messe a disposizione per le Regioni per poter attivare gli uffici a livello locale.

Sempre in termini di modello nazionale, abbiamo infine prodotto una Guida operativa, cioè un quadro di sintesi organizzato in schede tematiche che fornisce indicazioni pratiche per la buona gestione di un ufficio.

Cosa è cambiato

Ci piace pensare che il nostro contributo non si sia limitato a facilitare l’apertura di semplici uffici a supporto dell’amministrazione giudiziaria, ma che abbia contribuito significativamente nel promuovere una vera e propria politica pubblica. L’intento del progetto è stato quello di ridefinire la relazione tra la cittadinanza e il sistema giudiziario, in particolare, in relazione a procedimenti delicati – come quelli della volontaria giurisdizione – che coinvolgono spesso cittadini in condizioni di particolare fragilità.

Grazie alle ricerche e alle sperimentazioni, è stato possibile progettare un servizio “su misura” per l’utenza, mettendo al centro la familiarità della relazione e del contatto tra cittadino ed ente locale.

Gli uffici di prossimità rappresentano una soluzione capace di rispondere a specifiche esigenze, compensando in primis i costi dei professionisti legali che non sono sostenibili da tutti. L’ufficio di prossimità però non si limita a gestire l’aspetto telematico dei procedimenti, ma offre un orientamento al cittadino: pur non fornendo consulenza legale, può dare indicazioni e fornire chiarimenti sulla compilazione della modulistica. Al suo interno, viene offerta la possibilità di approfondire ricorsi e istanze e di verificare la domanda di servizio richiesta dal cittadino, al fine di inoltrare al tribunale richieste centrate e mirate rispetto alle esigenze espresse.

Da un lato, con gli uffici di prossimità i tribunali aumentano i punti di accesso alla giustizia, riducendo il carico di lavoro sulle cancellerie, dall’altro danno l’opportunità a Comuni e Unioni di Comuni di costruire un punto di contatto con il cittadino in grado di fornire risposte complete, univoche e chiare in un luogo più vicino e familiare, migliorando la qualità dei servizi pubblici offerti al territorio.

Un punto di incontro, quest’ultimo, che ha dato risposta a necessità e differenti ma al tempo stesso complementari tra loro.

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